Poesia Senza Titolo Don Silvio Favrin, 25 Giugno 1976
Notte oscura,
la luna è un’unghia crudele
che graffia l’orizzonte:
falce rossa impietosa
che sui prati del cielo
sega grappoli di stelle,
esili fiammelle di speranza
a chi insonne e inquieto
scandaglia gli abissi del mistero
dell’umana miseria d’esistere.
Il pensiero si fa cupo
di tristezza e di rifiuto
finché non diventa grido
alto nel silenzio della notte:
voce orante e fraterna
che rianima le immense solitudini
della disperazione
e raduna gli smarriti
in un’unica carovana di pellegrini,
per riprendere insieme
il cammino della speranza
verso l’alba del nuovo giorno
senza tramonto.